Impiegando un criterio strettamente quantitativo, sono il verde e l'azzurro a spartirsi il vario dominio della natura. Al verde appartiene il mondo terrestre dei campi coltivati, dei boschi e delle foreste sempre più minacciate di abbattimento dalla sventatezza egli uomini, mentre all'azzurro dobbiamo assegnare l'immensità del mare e del cielo. Se il rosso, che gli è diametralmente opposto, contrassegna il tempo al presente, l'irruzione dell'istante, il verde è legato invece alla durata temporale, al quieto svolgimento in lunghi cicli, che possiedono la prerogativa di ripetersi e contengono la grande figura del ritorno. La periodicità con i suoi flussi e riflussi si pone all'opposto dell'uniformità lineare della tecnica.
Tra i diversi cicli, tiene il primo posto quello vegetativo, di cui il verde tinge il segmento iniziale, la primavera. Nella sua pacatezza nasconde il mistero della germinazione, della nascita e della crescita rigogliosa, Per questo il verde si associa spontaneamente alla speranza...
testo ed immagine tratti dal bel libro che vi consiglio vivamente di Alberto Boatto: "Di tutti i colori" - ed La Terza
mario hai postato il quadro che io preferisco in assoluto al modo!!!!
RispondiEliminavedi i miei "pensieri" é una marcella anche lei
Sì mi ha molto colpito il quadro, è molto bello!
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