Ho osservato che anche i grandi professionisti del pennello o del pastello raramente improvvisano. Quello che sembra frutto solo di liberà espressiva e improvvisazione, spesso è il frutto di un meticoloso lavoro preventivo. Molti usano realizzare schizzi, sia per studiare la composizione, sia per verificare le giuste tonalità dell'opera. E' un insegnamento che viene da lontano. Nei manuali ottocenteschi di acquerello un'attenzione particolare veniva assegnata alla composizione, alla prospettiva e al tono generale nei rapporti di grigi o seppia. Infatti gli allievi venivano introdotti ai colori gradualmente, iniziando dal monocromatismo.
Ho sentito quindi l'esigenza di tenere un piccolo album di schizzi, prima di cimentarmi con il disegno e la pittura vera e propria. C'è anche un motivo economico. Con il pastello i costi tendono ad aumentare rispetto al''acquerello, perchè i pastelli si consumano rapidamente e possono avere costi proibitivi, fino a 4/5 euro ciascuno. Devo quindi affrontare il disegno e il colore avendo ben chiare le idee. Sono scarabocchi a matita e bistro, e vengono anche indicati, con le loro sigle, i principali colori usati. Ciò, credo, mi consentirà di individuare i pigmenti più usati e creare quindi la mia tavolozza, evitando di acquistare pastelli inutili e risparmiando denaro. Infatti nel pastello, la tavolozza è formata dai singoli pezzi e non è possibile mescolare i colori. Per ogni colore, ad esempio il blu, occorre avere una serie di sfumature diverse, con diverse gradazioni dalle tonalità più chiare a quelle più scure. Purtroppo, al'inizio, devo procedere un po' a caso, tanto più che le tonalità di colore delle diverse case produttrici, così come compaiono nei cataloghi, non rispettano mai minimamente quelle reali. E' un lavoro complesso, ma anche esaltante. A regime dovrei ottenere una buona e personalissima tavolozza (almeno spero)
che meraviglia l'album di schizzi, sembra proprio una cosa che riporta indietro nel tempo, come un pittore dei secoli passati, che viaggia col sui album di schizzi su cui appunta quello che vede, per rielaborarlo poi con calma
RispondiEliminaUn tempo i pittori erano anche grandi viaggiatori! gli album di Delacroix sono un esempio meraviglioso, e poi Turner e molti altri!
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