mercoledì 18 settembre 2013

L'antimaestro, ovvero la ribellione



Viene un momento in cui, come in ogni famiglia che si rispetti, i figli si ribellano ai genitori, e quindi, dal punto di vista artistico, è venuto il mio momento, come figlio intendo. E  non me ne vogliano, Ettore e Luisella, se mi sento un po' come loro figlio, avendo imparato da loro i primi rudimenti di questa bellissima attività pittorica.  E quindi ecco il mio momento di ribellione, ribellione alle "regole", al "metodo" che così rigorosamente mi hanno insegnato  e continuano a insegnare.  

Questi acquerelli sono dunque un  compendio di "quellochenonsidevefare" dipingendo ad acquerello. Non esiste acquerello senza disegno? eh no, io qui non disegno proprio (o pochissimo); si dipinge sempre a cavalletto verticale? No proprio, qui ho lavorato rigorosamente in orizzontale! Non si gira e orienta il foglio per far scorrere l'acqua? qui invece uso carta pesante che posso maneggiare e orientare come mi piace; non si usano artifici!! accidenti, l'uso di un liquido mascherante è una vera e propria sfida al genitore!

E allora eccomi qui, colpevolmente soddisfatto per questo supremo atto di ribellione, ma pronto a ritrovarmi là nel loro Atelier, con il capo cosparso di cenere, e a rientrare nelle "regole". E poi, i Grandi Acquerellisti del passato, i nostri Grandi Maestri, non usavano scorciatoie, dipingevano solo quello che disegnavano ecc... Appunto, i Grandi; noi poveri dilettanti allo sbaraglio ci arrangiamo.
Con ciò voglio un gran bene ai miei Maestri Ettore e Luisella, perchè, se non ci fossero stati loro, non ci sarebbe nemmeno l'"antimaestro"!



40 x 25 cm


46 x 32,5 cm


46 x 32,5 cm


40 x 28 cm




50 x 35 cm

3 commenti:

  1. Conosci il mio pensiero sull'argomento.
    tutti i miei oli e pure gli acquerelli (compresi i fiori) non hanno disegno se non solo un breve punto di orizzonte o prespettiva.
    Forse non faccio testo perchè io vado di testa mia e come sai la mia scuola è stata la "voglia di fare". Non so davvero, Le scuole di pensiero sull'argomento sono tante...io comunque credo che ognuno debba esternare in pittura ciò che più gli aggrada. Per noi, che lo facciamo per pura passione e hobby deve essere un divertimento ed non una costrizione. Se ti sei sentito di non lavorare senza disegno, in orizzontale (io con l'acquerello lo faccio sempre) vuol dire che ti andava così e sono sicura che i tuoi maestri non se la prenderanno.Vedendo gli acquerelli che hai proposto...mi chiedo e ti chiedo...non ti sembra che il disegno se lo avessi fatto era davvero eccessivo...non vedo particolare sofferenza nel partire già con il colore...ciaoo Mario

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  2. Grazie Mario per questa tua lezione di LIBERTA' che niente toglie ai nostri Maestri, anzi, forse non sempre ne siamo consapevoli ma, alla fine, questo ci stanno insegnando: ad esprimere noi stessi e sappiamo benissimo che OGNUNO è diverso, unico. Per questo ad ognuno è affidata la responsabilità di 'trovarsi' per essere quello cui è chiamato, zigzagando certo, dirottandosi altrove se il desiderio si fa sentire, uscendo dal cerchio troppo stretto quando il richiamo è imperativo. Leggiti "Il cammino dell'uomo" di Buber e sarai fiero della tua scelta. Buona ribellione, carissimo, e... NIENTE CENERE! Quella arriverà quando Dio vorrà. Ciao, Luigi.

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  3. Mario, come sai io provengo dalla scuola di Gorlini, dove il motto è "libertà assoluta"!! Credimi, non mai visto Angelo tracciare una riga con la matita prima di dipingere un'acquerello. E i suoi lavori quasi sempre mi incantano..... Ma io in fondo sono come te, trasgredisco di tanto in tanto.....e faccio il disegno (magari non dettagliato), certi soggetti prorio non mi vengono se non traccio qualche riga.
    In ogni modo, divertamoci con o senza disegno, acquarelliamo come ci piace anche se i nostri maestri storcerebbero un pò il naso vedendoci.
    I bellissimi acquerelli che ci presenti sono la dimostrazione che vale la pena trasgredire! Ciao!

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