giovedì 26 settembre 2013

Un manuale ottocentesco: 4 - Colori e tavolozze - Lemon Yellow, Gamboge, Indian Yellow, Yellow Ochre




Qualche anno fa ho acquistato per pochi euro un vecchio manuale  intitolato "Theory and practice of landscape painting in water-colours" di George Barnard  (professore di disegno a Londra), pubblicato  nel 1871. Una vera e propria "chicca", frutto della mia assidua frequentazione delle numerose e affascinanti librerie on line. Il manuale  è veramente un trattato ottocentesco di ben 282 pagine, corredato da belle illustazioni in bianco e nero e qualcuna in colore. Arduo per me leggerlo, visto che è in inglese, lingua che studio ormai da decine di anni ma che non imparerò mai. E tuttavia ho deciso, per mio piacere personale e nella convinzione di fare qualcosa di utile, di tradurne, liberamente, alcune parti. Questo è il primo tentativo e riguarda i colori e la loro più conveniente  disposizione.
Il manuale può essere visto qui 





Lemon Yellow


Un luminoso vivido giallo, piuttosto pallido e opaco, ma non alterabile, avendo caratteristiche di stabilità. Nell'acquerello è preferibile al giallo Napoli, che non ha tali qualità.
Qualche volta è utilizzato per le lavature del cielo o in distanza, anche sopra altri colori, può anche essere applicato in piccoli tocchi, con la funzione di dar luce e brillantezza al fogliame.

Gamboge


Un giallo trasparente e luminoso, molto importante per la maggior parte dei verdi; quelli con indaco e blu di prussia sono freddi e chiari. Con l'aggiunta di terra di siena bruciata o altri aranci trasparenti, ottiene ricche tinte autunnali; con il seppia, il grigio di Paine's o nero forma verdi sobrii così utili quanto numerosi. Anche con  il  "Brown Madder" (bruno di garanza?)  ottiene una ricchezza di toni autunnali. E' necessario prestare attenzione nell'uso per le distanze, non avendo  "retiring quality". Gamboge è una sostanza vegetale e, sebbene non sia abbastanza stabile, è consideratu uno dei migliori gialli per gli scopi sopra descritti.

Indian Yellow

Ha una maggiore corposità e profondità di colore del Gamboge e una ricca tonalità oro. Mescolato con indaco, blu di prussia o blu oltremate francese, ottiene verdi intensi e profondi; oppure con terra di siena bruciata o "brown madder" ( lacca di garanza ) splendenti e pure tonalità autunnali. Attenzione tuttavia alla sua azione che produce tinte troppo forti e decise. Per questa ragione è sconsigliato nelle distanze e più appropriato nei primi piani.

Yellow Ochre

Le Ocre sono tra i colori più antichi e si trovano abbondantemente sia nel nostro che in altri Paesi. Esiste una grande varietà di sfumature, da quella di un giallo brillante fino al marrone scuro. Non sono molto forti, ma  possedendo un leggero grado di opacità sono frequentemente impiegate per verdi attenuati o per le medie ed estreme distanze. La più  diffusa è il giallo ocra, che può essere considerata  una mescolanza che tende leggermente al rossiccio; questa qualità la rende particolarmente adatta per colori neutrali, anche in combinazione con altre mescolanze, come "Brown madder" (lacca di garanza) , per realizzare un arancio neutrale, utile al fine di dare una idea generale della luce solare e il calore. Le altre Ocre, con l'eccezione della "Roman Ochre", sono poco usate; quest'ultima è più scura e più trasparente del Giallo Ocra.


Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts with Thumbnails