lunedì 22 febbraio 2010

Cosa c'è sotto?

Se c'è una cosa che mi affascina nell'acquarello è proprio l'estrema versatilità e spregiudicatezza del mezzo. Pur avendo sperimentato l'acquarello fondato esclusivamente sul gioco di colore ed acqua , rigorosamente senza disegno , io ho orientato prevalentemente la mia attività verso un acquarello applicato ad una base disegnata.
Il disegno rappresenta per me almeno il 50 % del tempo necessario ad eseguire un lavoro. Sarà perchè a me piace disegnare, o forse perchè, attraverso il disegno, ritengo di poter acquisire una tencnica che mi consentirà nel futuro di fare a meno della matita, o ancora, perchè in me è più forte lo stimolo allo "studio" piuttosto che quello alla spontanea "creazione", o per le tre cose insieme, sta di fatto che in ogni mio acquarello mi sforzo di costruire un disegno prima di usare pennello e colori.
E allora vi vorrei mostrare un esempio, un "work in progress", la base disegnata di un prossimo acquarello.










2012


eccolo l'acquerello realizzato:


14 commenti:

  1. gia così è un capolavoro!!!
    Ma posso dirti una cosa?
    ..tu sei matto!!! (scherzo) ma è un modo per dirti che secondo me un disegno così è semplicemente sprecato, perchè l'acquarello in fondo nasconde tanto del disegno.
    -----------
    DEVO FARTI UNADOMANDA TECNICA...PER FAVORE:_

    - NEL BLOG NON RIESCO PIU' A MODIFICARE UN POST.
    NON SO PERCHE' , MA SEMBRA CHE NN MI CARICHI CIO' CHE HO POSTATO PER UN'EVENTUALE CORREZIONE.
    Puoi controllare Mario per favore se succede anche te. Non so se sono loro del sistema o è il mio blog che ha delle limitazione...uffolina!!!
    grazie Mario ciaoooo

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  2. No, l'acquarello non deve nascondere il disegno. Questa è la tencnica degli acquarellisti inglesi, grandi disegnatori di paesaggio.

    Succede anche a me. Ma prova a fare così: vai in bacheca, clicca impostazioni, impostazioni globali, seleziona editor precedente. Con l'editor precedente funziona tutto.

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  3. Mario...ora funziona tutto, col solito sistema.
    Meno male..pensavo di aver combinato un guaio.

    Quindi, fammi capire, sotto ti si vede il disegno?

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  4. Ovviamente dipende dalla densità del colore e dalle caratteristiche del pigmento. Dal catalogo colori della W & N puoi notare che per ogni colore sono indicate le caratteristiche, trasparenza, opacità, stabilità ecc... Comunque il disegno non è mai l'indicazione di "confini", ma una guida, un canovaccio, il colore infatti recita sempre a soggetto. Quindi si può dire che la trasparenza del disegno, più o meno evidente, può essere considerata non una necessità assoluta, ma una caratteristica del mezzo espressivo.
    Ciao e buona giornata Carla!

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  5. anche in kokoschka, che é il mio idolo come sai,
    costruiva molto bene il disegno che restava ben evidente sotto l'acquarelle ( a proposito ho grandi novitá su kokoscka che era praghese ma che é cresciuto a Vienna, quando avró certezze documentate posteró...)

    a mio parere gli acquarelli con sotto il disegno hanno piú corpo

    buon lavoro mario

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  6. Ti ringrazio Laura del commento, che condivido totalmente. Quanto a Kokoschka ho trovato un libro con i suoi acquarelli, veramente splendidi. E si capisce che anche là dove non sembra evidente un disegno sottostante, il risultato è frutto di una grande abilità di disegnatore.Ma poi ho trovato anche splendidi gli acquarelli di Nolde (che già conoscevo), e quelli di Otto Dix, per non parlare di Grosz

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  7. Io penso che sia questione di gusti personali, personalmente preferisco l'acquerello senza tracce di disegno o con una traccia tenue e non troppo dettagliata. Per certi soggetti (architettura, ritratti, fiori botanici, etc) il disegno preparatorio potrebbe essere indispensabile, dipende sempre, credo, dal grado di realismo che si vuole dare all'opera finale. Se si ama un lavoro realista (o fotografico) penso sia necessario avere un disegno dettagliato. Io ho assistito a diverse dimostrazioni di maestri acquarellisti che dipingevano soggetti anche complessi senza nessuna disegno preparatorio, un vero spettacolo vedere nascere un volto, un cavallo, un paesaggio solo con l'apporto del colore e dell'acqua. Per ottenere questi risultati occorre essere Artisti con la "A", maiuscola. Molti acquarellisti usano tracciare gli elementi principali del dipinto, con un pennello fine usando un grigio neutro (che poi sparirà con l'apporto degli altri colori). In questo modo si ha una traccia del lavoro finale e non si compromette la spontaneità del lavoro, dato che durante l'esecuzione si può cambiare idea e non rimarrà traccia dello schizzo preparatorio.
    Comunque le possibilità dell'acquerello sono così varie e direi quasi infinite che c'è spazio per tutti i gusti, e per tutti di fare delle cose egregie seguendo ognuno il proprio modo di sentire l'acquerello. Ciao, Tito.

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  8. Mario,
    veramente un eccelente disegno, che fa' intravedere un po' come vuoi impostare i tuoi watercolors. Una diascussione interessante; chi c'era prima l'uovo o la gallina! Con i colori a olio adopero tutti e due i sistemi, ultimamente. Quando non disegno faccio prima il sottofondo e su quello adopero un Q-tips(batufolo di cotone per pulirsi le orecchie) per indicare in linea generale i piazzamenti dei colori. Non e' un disegno vero e proprio ma un grande aiuto. For Plain air I draw with burnt umber and a brush the all composition, indicating light and shadows before i start putting down any color. Tanti saluti

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  9. Ringrazio tutti della bella discussione, anch'io, Tito, rimango affascinato dalle capacità di alcuni acquerellisti di disegnare col colore. E poichè non sono a quel livello, che presuppone una grande abilità nel disegno, preferisco realizzare un disegno preparatorio, che tuttavia è più un aiuto che un vincolo.
    Sento poi molto vicino alla mia sensibilità il metodo di Mariano en plain air, cioè un disegno con pennello in terra l'ombra bruciata e una prima indicazione di luci ed ombre. L'individuazione dell'aspetto volumetrico ottenuta attraverso una spesura di luci ed ombre è infatti il secondo passaggio che uso nella realizzazione di un acquarello, prima ancora del colore.

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  10. Ho letto con molto interesse questi scritti.
    Credo che le possibilità dell'acquarello siano talmente varie e tutte molto affascinanti che non si può certamente dire cosa è meglio e cosa non lo è.
    Penso proprio che sia un modo di "essere" e di "capacità espressive".
    Personalmente preferisco un acquarello che non si veda il disegno sotto, ma amo molto anche l'acquerello col disegno in china, dove appunto il disegno fa corpo con i pigmenti acquarellati.

    E' importante secondo me che ognuno si esprima secondo il proprio sentire e se ci si sente meglio col disegno sotto, può certamente essere un valore aggiunto per chi lo sente necessario.

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  11. Bello, ragazze/i! Un confronto così è segno evidente dell'interesse, dell'attenzione e della 'serietà' che contraddistinguono e vanno a puro merito degli interlocutori. Un bel regalo per tutti, io metto qui il mio grazie. Ciao.

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  12. Caro Mario io sono una disegnatrice...a parte.Poi non amo troppo VEDERE il disegno anche se per alcuni lavori... necesse est!Per il mio Iris mi sono fatta un disegno tonale in grafite modificando i toni perchè il giallo ha poco contrasto.Poi guardando il mio disegno dipingo senza tracciato o quasi senza.A volte mi rimane nelle mani perchè studio il soggetto più volte.Ma gli acquarellisti sono i più liberi tra i pittori,per cui io ho visto lavori stupendi con struttura grafica e destrutturati.I tuoi paesaggi funzionano,non vedo il problema.Caso mai ,una tantum,dopo tanto lavoro"tecnico" prova a dipingerli senza disegnare che magari ti autosorprendi.Io a volte mi metto un fiore davanti o due frutti e dipingo direttamente per il puro gusto di...è come un esercizio,dopo mi sento più sicura e faccio altri lavori.Disegnare è conoscere,per cui senza disegnare,nemmeno a parte, vuol solo dire che uno ha fatto moltissima pratica ed oramai disegna con il pennello,direttamente mentre dipinge! Mi piacciono molti acquarellisti che sono anche architetti,è bellissimo vedere come con la cura della struttura(come mostri anche tu)e l'acquarello facciano lavori maestosi!(P.Dmoch,Thomas Schaller,Michael Orlowski,eccetera).Direi che sei in ottima compagnia!E anche Turner disegnava tantissimo, insegnava prospettiva,e poi non disegnava ma i suoi paesaggi preparatori erano curatissimi!
    Hai fatto bene a tirare fuosi questo argomento,grazie!!!

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  13. Grazie Rita del tuo contributo che condivido in pieno. Su questo tema ho preparato un post che pubblicherò prossimamente. E proprio preparando questo nuovo post ho riesumato questo scritto del2010, che, non so come, è comparso come se fosse nuovo. Credo che adesso lo ricollocherò alla sua data di origine. Ciao e buona serata.

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  14. Ecco cosa è l'acquerello è pensare il colore e distenderlo con grande finezza e armonia

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