giovedì 10 settembre 2009

Brianza e dintorni

L'accattivante sito di "moleskine", ha accresciuto in me la voglia di creare un piccolo quadernetto di schizzi monotematico intitolato "Brianza e dintorni". E' già un pò di tempo che osservo diversi blog e siti di artisti bravissimi che hanno fatto dei loro "carnet de voyage" delle vere e proprie opere d'arte. Ed io, stimolato da questi mirabili artisti, ho cominciato a sperimentarmi in questa difficile attività di estrema sintesi pittorica. Ecco quindi che ho acquistato un delizioso moleskine in carta d'acquarello di 9X14 cm e...via con i primi due piccoli schizzi en plein air, e questo fresco settembre mi aiuta a superare la mia proverbiale pigrizia.

9 commenti:

  1. Bravo Mario! Ti racconti pigro ma vorrei io riuscire a muovermi in spazi così aperti e a farmi conquistare da modi che all'improvviso scopri belli e attraenti. Ti stai regalando sguardi rinnovati il che è tuttodire. Buona continu azione e un caro saluto.

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  2. Pigra lo sono pure io, mi piacerebbe provarci ma lo trovo un po' scomodo...ciao, Arianna

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  3. @Luigi
    grazie Luigi, hai ragione, l'importante è imparare a "vedere", io ci sto provando. Un caro saluto anche a te.

    @Arianna
    assolutamente sì, è scomodo. Però lavorando in "piccolo" non devi portarti in giro cavalletti, ma solo un piccolo book e un kit microscopico.
    ciao

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  4. Complimenti Mario, sono veramente belli i due acquarellini "brianzoli". Freschi, semplici, immediati!! Ad essere sincero anch'io ho visto in alcuni blogs dei bellissimi schizzi dipinti sui "Moleskine" e anch'io avevo pensato di provarci....e non è detto che prima o poi non lo faccia davvero, seguendo il tuo esempio e ammirando i tuoi lavori!!

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  5. Veramente belli!

    Anche io, su conZiglio di Ettore, prendo appunti...ma non su un moleskine...visto che i miei lavori fanno solo vomitare non credo di meritarmelo, e lo lascio a chi lo sa riempire per davvero...

    Io uso un ottimo surrogato: I fogli Fabriano Ingres, tagliati in formato francobollo (10x7 cm circa), rilegati con una spirale in metallo. Questo Moleskine "de noantri" me lo porto sempre dietro con una microscatola da 8 godet e un pennello portatile che Ettore mi ha regalato. Quando posso mi fermo e faccio dei micropaesaggi, oppure dal terrazzo di casa faccio dei piccoli studi...studi...inZomma...lasciamo perdere...

    La sola cosa che mi consola è che andando avanti percepisco un certo miglioramento...

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  6. Dai Tito, provaci!! sono sicuro di vedere cose mirabili da te! e grazie!

    Ciao Angelo, anch'io mi sono confezionato dei microalbum con la carta ingres, però lavorabdo con l'acquarello mi si è sviluppata una sorta di "piacere" delle cose, degli "strumenti di lavoro", la carta, il quadernino, il pennello, la scatolina che contiene tutto, forse tipico dei principianti, ma che è valido in sè e sostituisce spesso le molte delusioni del lavoro. Credo che lascierò in eredità molti quadernini mai usati....

    Un caro saluto

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  7. Mi piace moltissimo questo entusiasmo che si legge tra le righe.
    Chi ama l'arte e quindi ne gode e nel contento ne soffre...trova dei "marchingegni" speciali per poter esprimere e comunque fissare nella proprio "mente" quei colori, quegli angoli, temendo che in qualche modonon possa più ricordarli e quindi vadano persi.
    Questo del moleskine è un validissimo mezzo per imprimere quel momento e riprenderlo magari con maggiore possibilità in studio.
    Anche così sono dei bellissimi "gioiellini" che testimoniano l'amore e la dedizione per questa raffinata tecnica.
    Mario..continua..

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  8. Grazie Carla, le tue parole sono incoraggianti e graditissime. Spero di poter saper cogliere, sempre di più, le impressioni del momento. Intanto mi son reso conto che basta fare quattro passi su qualche carrareccia delle nostre campagne, per scoprire luoghi "normali" che normali non sono assolutamente. In fondo dipimgere è un modo di "vedere" in modo diverso, più profondo e trasfigurato nella propria elaborazione interiore.
    grazie di cuore

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  9. Mario non hai idea...di quanto le mie passeggiate mattuine (quanto non mi impigrisco) siano fonte vitale di esternazione di colore.
    Ammirando, osservando e cogliendone i profumi si trasforma la natura in emozione da trasmettere sulla tela.
    I tuoi quattro passi, ti daranno sempre di più.

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