Come si è potuto constatare, le sperimentazioni estive mi hanno coinvolto particolarmente nel "piccolo formato", per lo più con soggetti tratti dal mio archivio fotografico. Negli ultimi tempi ho provato anche a dipingere ad acquerello su una base di disegno realizzato con l'inchiostro di china. A questo proposito, per deformazione professionale, ho utilizzato il rapidograph nero 0,1.
. Ma in questi ultimi frammenti ho deciso di usare il vecchio caro pennino dei miei tempi, che oggi viene considerato quasi uno oggetto da museo. Tant'è che non si trova più in commercio quella varietà infinita di pennini di ogni misura e diversi gradi di elasticità.
Quest'ultima appunto è la caratteristica che distingue il pennino dal rapidograph: l'elasticità , infatti, rende possibile graduare lo spessore del tratto con la semplice pressione della mano sulla cannuccia.
frammenti: Adda
inchiostro di china nero e acquerello
12 X 8 cm
frammenti: Racconigi
inchiostro di china seppia e acquerello
7,4 X 5,5 cm
frammenti: Montemagno
inchiostro di china seppia e acquerello
14 X 10
frammenti: Lomellina
inchiostro di china seppia e acquerello
13,5 X 9,5
frammenti: bosco di Racconigi
inchiostro di china seppia e acquerello
17 X 9,5 cm