Finalmente sono riuscito a trovare una giornata per una gita in
Lomellina. Un luogo che mi ha sempre affascitato per le sue
caratteristiche.
E' un territorio fertile e pianeggiante, caratterizzato dai lunghi filari dei
pioppi, che delimitano le grandi estensioni dei campi e scandiscono il ritmo del
tempo.
L'ambiente che vediamo oggi è
frutto di un lavoro che l'uomo ha intrapreso fino a rendere queste terre fra le
più fertili del mondo. Infatti, nulla di questo tranquillo paesaggio è
naturale: tutto è stato costruito, trasformato ed organizzato dall'uomo con
infinita e secolare pazienza.
E' una piccola parte della pianura padana, nella zona sud-occidentale della Lombardia, interamente compresa nella
provincia di Pavia; su tre lati ha confini naturali che la
delimitano chiaramente: il fiume Sesia ad ovest, il Po ad ovest e a sud ed il Ticino ad est; il confine a nord è
rappresentato dalla cosiddetta "linea dei fontanili".
Questo territorio è diviso
in tre "fette" dai torrenti Agogna e Terdoppio : la zona occidentale è compresa tra il fiume Sesia ed il torrente
Agogna, quella centrale tra i torrenti Agogna e Terdoppio, e quella orientale tra il
torrente Terdoppio ed il fiume Ticino. In epoca romana queste tre zone erano denominate
rispettivamente "Cottuda", "Alliana" e "Siccomaro".
La Lomellina è un mosaico di 60 comuni. Vigevano è
il centro più importante , con la meravigliosa Piazza Ducale ed il vastissimo Castello
visconteo. Ma anche molti altri centri minori, piccoli paesi e cittadine, spesso a torto
considerati poveri e carenti di attrattive dal punto di vista storico, artistico e culturale, sono, al contrario, più di quanto comunemente
si creda, ricchi di testimonianze di ogni epoca, che nella varietà del paesaggio
custodiscono e riflettono una loro propria identità.
E' un territorio
che ha mantenuto una sorpredente unità, malgrado la sua posizione di marca di confine,
di terra di passaggio tra potenze per secoli e secoli in lotta fra loro. Questo carattere di
terra-ponte, non più piemontese e non del tutto lombarda, è ancora visibile a
chi percorra in lungo e in largo la Lomellina.
In Lomellina si coglie molto bene il mutare delle stagioni: bianca di brina o di neve in
inverno, con il "mare a scacchi", come viene definito lo straordinario specchio delle
acque nelle risaie in primavera, calda e molto verde d'estate, e "dipinta" con mille
tonalità di colori in autunno. La primavera e l'autunno sono i periodi migliori
per visitare questo fazzoletto di terra, a volte spettacolare.
acquerello
47 x 36 cm