lunedì 18 maggio 2009

Pietre

Discendi nel giardino o sulla strada, e raccatta la prima pietra tonda od ovale che ti capiti tra i piedi; non troppo bianca, né troppo oscura; e più sarà liscia, meglio sarà, purchè non sia rilucente.

Porta la tavola vicino alla finestra e metti la pietra, che suppongo press'a poco della grossezza di a, fig 5 (non in questo testo) (ed è meglio che non sia molto più grande), su di un pezzo di carta non bianca affatto, di fronte a te sulla tavola. Collocati in modo che la luce venga dalla tua sinistra, per non essere impedito dall'ombra del lapis, che altrimenti si intrometterebbe tra la tua vista e il tuo lavoro. Non devi lasciar cadere il sole sulla pietra, ma soltanto la luce ordinaria; scegli perciò una finestra donde non entri il sole. Se puoi chiudere le imposte delle altre finestre della stanza, sarà molto meglio, ma ciò non ha grande importanza.

Ora, se tu riesci a disegnar bene questa pietra, tu potrai in seguito disegnare qualunque cosa; intendo dire qualunque cosa che si possa disegnare. Molte cose ( la schiuma del mare, per esempio) non si possono disegnare; se ne può dare solo un'idea più o meno approssimativa e convenzionale; ma se riesci a disegnare giustamente la pietra, ogni cosa che sia nel dominio dell'arte sarà pure in quello delle tue forze. Imperocchè il disegno dipende anzitutto dall'abilità nel rappresentare la Rotondità. Una volta che tu ti riesca, tutto il resto è facile e viene da sé; se invece non vi riesci, nessun'altra cosa che tu sappia fare potrà esserti utile. Poiché la Natura è tutta creata sul principio della rotondità; non è la rotondità di globi perfetti, ma quella di superfici variamente curve. I rami sono tondi, le foglie sono tonde, le pietre, tonde; tonde sono le nubi, tonde le guancie e tondi i riccioli; in natura, come non vi ha il vuoto assoluto, così non vi è una cosa perfettamente piana. Il mondo stesso è tondo, e tale è, più o meno, tutto quanto esiste su di esso, salvo quanto è opera dell'uomo, la quale, invero, è spesso molto piatta.

Accingiti, dunque, seriamente, a riprodurre la rotondità di quella pietra, e avrai vinto la battaglia.

The Elements of Drawing (Paperback) 1857

John Ruskin

6 commenti:

  1. Ho anche io un Elements of drawing, in inglese scaricato da google libbry...E anche io ho fatto l'esercizio del sasso...ma sto tutt'ora perdendo!

    A Milan? C'ero sabato, penso che torno i primi di giugno...magari ti avverto...

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  2. Io non l'ho fatto perchè è una battaglia persa in partenza.

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  3. Mah...se per questo sono ancora all'esercizio del quadrato sfumato...

    Ma te hai un libro in italiano oppure hai scaricato la versione inglese da google?

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  4. @ Angelo
    Ho una fotocopia di una vecchia traduzione in italiano (fonte Maiotti)

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  5. Hai reso la calma e la maestosità della montagna...bello! Conosco Ruskin, era un perfezionista al limite della paranoia, l'ho letto sul manuale degli acquarelli. Ciao, Arianna!

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  6. @Arianna
    Ops! è proprio lui, il paranoico, l'autore della montagna! Se vuoi vedere invece una mia montagna... prossimamente

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