giovedì 25 giugno 2009

Grandi maestri dell' acquarello: Richard Parkes Bonington (1802-1828)

Richard Parkes Bonington nasce ad Arnold, vicino a Nottingham nel 1802. A 15 anni però si trasferisce a Calais, dove il padre aveva una società per la realizzazione di pizzi e merletti, disegnati appunto dal padre stesso. Riceve quindi i primi insegnamenti di disegno in famiglia, nella prospettiva di essere inserito nell'azienda. Tuttavia la particolare abilità nel disegno viene notata da Thomas Francia ,pittore che era cresciuto alla scuola inglese e in particolare di Thomas Girtin. Francia lo "adotta" artisticamente e lo induce a lasciare la scuola paterna e la famiglia , e a trasferirsi a Parigi. Qui, giovanissimo, frequenta l'Accademia di Belle Arti (1822-1823), compie alcuni viaggi, prima in Normandia, poi in Inghilterra dove conosce e diventa amico di Eugene Delacroix. Con quest'ultimo condivide per breve tempo uno studio a Parigi. Nel 1826 trascorre alcuni mesi nel nord Italia, visitando in partiolare Venezia, Bergamo, Milano . Torna in Francia e partecipa con successo ai Salon del 1827 1828, ma nel settembre del 1828 muore a soli 26 anni. Nella sua breve vita e nel suo brevissimo periodo artistico, realizza un infinità di disegni, schizzi e acquerelli, acquisendo una grande popolarità sia in Francia che in Inghilterra, avendo, dopo la sua morte prematura, una nutrita schiera di estimatori e imitatori. Grande disegnatore , all'inizio della sua carriera subisce l'influenza di Thomas Francia ,e, attraverso di lui, di Thomas Girtin, soprattutto nell'uso delle basse tonalità e nella scelta dei soggetti (marine e architetture inserite nel paesaggio). Ma la sua pittura si affranca quasi subito da quella dei suoi maestri, acquisendo tratti peculiari. I suoi acquarelli trovano subito grande rispondenza nel pubblico in Francia e costuiranno un punto di riferimento per la conoscenza dell'acquerellismo inglese in quella regione. I colori diventano più fluidi e più vivaci, anche perchè rafforzati dall'uso del bodycolour (una mescolanza opaca dei pigmenti con il bianco), e anche più contrastati dalla tecnica delle graffiature del foglio per le alte luci. Ma Bonington è anche un maestro nell'accostamento tra toni caldi e i grigi, in una parola, un maestro di atmosfere. Un'altra caratteristica peculiare delle sue opere è l'uso del pennello e le modalità di stesura del colore. Dal 1824 in poi utilizza un pennello fine in punta, con il quale traccia piccoli tratteggi di colore, metodo già usato da Turner ed altri acquarellisti .Usa un pigmento molto povero di acqua in modo da ottenere il particolare effetto di frammentazione del colore in piccoli punti interstiziati dal bianco della carta. Di solito Bonington utilizza la gomma arabica applicata come una vernice, allo scopo di dare profondità e trasparenza alle ombre, uso che era molto diffuso tra gli acquerellisti, anche al fine di competere con i dipinti ad olio. Tale tencnica tuttavia veniva ostacolata dalla Oldo Water Colour Society, perchè la gomma arabica induceva, con il tempo, un velatura scura all'acquarello e comportava fessurazioni della superficie. Infine è da rilevare la grande abilità come disegnatore nella rappresentazione di monumenti e architetture, molto espressivo e dettagliato, ma non preciso dal punto di vista della prospettiva.

7 commenti:

  1. Sono molto belli ,mi piace particolarmente quello delle barche.Ti saluto Pio

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  2. un articolo interessantissimo...Mario sai indicarmi una bibliografia specifica sugli acquarellisti??? Grazie mille ciao
    Miriam

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  3. Ciao Pio, molto belli, ma penso che bsognerebbe vederli diretamente.

    M@Miriam
    La mia fonte principale e la grande libreria www.amazon.co.uk, dove trovo molto materiale, anche non più in commenrcio. Infatti lì è posibile acquistare testi molto belli, usati, e a prezzi vantaggiosi.
    Ti indico i miei due testi principali:
    Martin Hardie "Water-colour painting in Britain" II The Romantic Period- BT Batsford LTD London 1967
    Andrew Wilton Anna Lyes "The Great Age of British Watercolours 1750-1880- Prestel 1993
    Poi ci sono monografie, e calaloghi di mostre (Turner ad esempio) che puoi trovare facilmente anche su librerie italiane come www.bol.it

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  4. Complimenti per queste parentesi storiche, veramente molto piacevoli!

    Quando sarai a milano le prossime setimane? Magari riusciamo a sincronizzarci!

    CYAOOOOOOOOOOOOOOOOO

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  5. Ciao Angelo e grazie, mah non so quando sarò a Milano, forse entro il 15 andrò da Ettore una o due volte,poi inizia una lunga vacanza. E' il vantaggio di noi "pensionati", fino almeno al 20 agosto, se non più. (anzi dovrò procurarmi di un piccolissimo computer, come si chiamano? con una chiavetta, per le crisi di astinenza).
    CYAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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  6. Questo pittore è nel mio manuale dell'acquarello, le sue opere sono molto belle, specie una che rappresentava una barca a remi nella tempesta. Peccato sia morto giovane...ciao, Arianna!

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  7. Ciao Arianna!, già Bonington, che ai più non dice niente, non può mancare in un buon manuale di acquarello!

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