Ieri, approfittando di una delle poche giornate soleggiate di questra incredibile estate, sono andato a Milano.
Era mia intenzione ripercorrere la zona tra la stazione Garibaldi e e Porta Nuova, che è stata oggetto negli ultimi anni di una grande trasformazione urbanistica, pari a quella che è avvenuta sugli originari siti della Pirelli Bicocca, con la costruzione della omonima Università e al Portello (sede storica della Fiera di Milano).
Erano almeno 10 anni che non mi recavo in questa zona, da me giornalmente frequentata per molto tempo. Infatti scendendo dal treno alla Stazione Garibaldi, percorrevo il lungo tratto di strada tra la stazione Garibaldi e il grattacielo Pirelli, sede della Giunta Regionale, dove lavoravo. Tutta quella zona era una grande area non edificata, un grande comprensorio facente parte, un tempo, della orrenda periferia di Milano.
Soprattutto la sera, facendo il percorso inverso verso la stazione, dovevo guardarmi intorno con circospezione accelerando il passo nel buio delle serate invernali per raggiungere il più velocemente possibile la mia meta.
Su questi terrapieni un po' sollevati rispetto alla strada spesso si insediavano carovane di zingari o circhi di terz'ordine, mentre sul terrapieno verso Porta Nuova c'erano le cosiddette "Varesine" (luogo dell'antica stazione di Porta Nuova ove si attestava principalmente la linea ferroviaria per Varese), una zona permanente di giostre e baracconi, decisamente poco frequentabile.
le "Varesine "nel 1975
Tutta questa zona, destinana dal PRG del 1953 a centro direzionale, fu oggetto di una lunghissima contesa tra proprietario delle aree e Comune di Milano, che si sbloccò solo nel 2004 con l'approvazione del piano di riqualificazione dell'area e l'avvio della sua urbanizzazione. Questa in estrema sintesi la storia, che peraltro è molto complessa.
Ma veniamo a ieri. L'immagine che avevo delle aree è quella che si vede nella foto.
Sono rimasto quindi veramente stupefatto dalle trasformazioni messe in atto in questi anni. Mi son trovato in un ambiente urbano di respiro europeo, per un momento ho pensato di essere a Berlino, citta' che ho visitato qualche anno fa. Un insieme di edifici di grande qualità architettonica, disimpegnati da un bel percorso pedonale sopraelevato che collega la Stazionie con Porta Nuova.
Piazza Gae Aulenti
Su questo percorso ho fatto una sosta al caffè/ristorante/libreria Feltrinelli per uno spuntino, un luogo dove se sei depresso puoi recuperare il buon umore, sorseggiando un caffè e sfogliando qualche novità editoriale.
La Feltrinelli
Dalla piazza si fa decisamente notare il grattacielo dell'Unicredit e la residenza denominata "bosco verticale" progettata da Stefano Boeri. Passeggiando sul percorso pedonale, ho attraversato la passerella sopra viale Gioia, scendendo poi verso Porta Nuova. Tutto sommato mi sono riorientato, nonostante la notevolissima trasformazione urbana. Dalla piazza infatti si può apprezzare l'accostamento tra la il nuovo quartiere e l'antico quartiere dell'"isola", anch'esso recuperato .
Il bosco verticale
Unicredit
Verso Porta Nuova
E qui, a Porta Nuova, sono entrato a Eataly, una delle nuove "emergenze" milanesi, vicinissima a corso Como, uno dei luoghi della movida notturna milanese. L'ho trovata un posto decisamente piacevole, affascinante e allegro. Qui ho potuto apprezzare un fritto misto, una sorta di prova del nove sulla qualità del luogo. Eataly è stato realizzato recuperando la vecchia e gloriosa sede del Teatro Smeraldo. Lo spazio del palco è stato mantenuto per far musica soprattutto nelle ore serali.
Infine una curiosità: a pochi passi da Eataly, su una vecchia casa c'è una lapide che testimonia la presenza in questo luogo negli anni 30 di Ho Chi Minh!
E allora, amici, se capitate a Milano, insieme al centro, allo shopping in via Montenapoleone, ai musei di Brera, Poldi Pezzoli, Castello sforzesco, a Piazza Duomo, alla Galleria e alla Scala,, venite qui al centro direzionale di Garibaldi e Porta Nuova, qui si si respira un po' di Europa!