E' difficile esprimere l'emozione di un viaggio in Islanda. Una terra così lontana dalla nostra, confinata in un immaginario che esiste, incredibilmente. Fin dai primi momenti, scendendo la scaletta dell'aereo ci si trova in un ambiente, direi, primordiale, dove predomina il nero delle lave millenarie. Lunghe strade sterrate ci conducono in un ambiente dove la Natura vince sempre furiosamente e l'uomo non può che adeguarvisi convivendo con essa.
Ho scattato una infinità di fotografie, ma non è possibile trasmettere il silenzio, componente fondamentale del paesaggio così come la profondità degli orizzonti, i colori dell'aria e del vento, la maestosità delle nuvole, i riflessi delle acque, l'odore acre dei fumi della terra.
It's difficult to express the emotion of a trip to Iceland. A land so far from ours, confined in an imaginary that exists, amazingly. From the outset, descending the stairs of the plane you are in an environment, I would say, primordial, which is dominated by the black lava thousands of years. Long dirt roads lead us in an environment where nature always furiously wins and man can not help but to adapt to living with it. I took a multitude of photographs, but I can not transmit the silence, a fundamental component of the landscape as well as the depth of the horizon, the colors of the wind and air, the majesty of the clouds, water reflections, the acrid smell of fumes of the earth.
acquerello
paesaggio islandese
49 X 34 cm
carta Canson Montval 300 gr grana fine
acquerello
Cielo, Mare, Terra
40 X 28 cm
carta Canson Fontenay 300 gr grana fine