martedì 24 maggio 2011

Lomellina




Finalmente sono riuscito a trovare una giornata per una gita in Lomellina. Un luogo che mi ha sempre affascitato per le sue caratteristiche.

E' un territorio fertile e pianeggiante, caratterizzato dai lunghi filari dei pioppi, che delimitano le grandi estensioni dei campi e scandiscono il ritmo del tempo. 

L'ambiente che vediamo oggi è frutto di un lavoro che l'uomo ha intrapreso fino a rendere queste terre fra le più fertili del mondo. Infatti, nulla di questo tranquillo paesaggio è naturale: tutto è stato costruito, trasformato ed organizzato dall'uomo con infinita e secolare pazienza. 


E' una  piccola parte della pianura padana, nella zona sud-occidentale della Lombardia,  interamente compresa nella  provincia di Pavia; su tre lati ha confini naturali che la delimitano chiaramente: il fiume Sesia ad ovest, il   Po ad ovest e a sud ed il Ticino ad est; il confine a nord è rappresentato dalla cosiddetta "linea dei fontanili". 

Questo territorio è diviso in tre "fette" dai torrenti Agogna e Terdoppio : la zona occidentale è compresa tra il fiume Sesia ed il torrente Agogna, quella centrale tra i torrenti Agogna e Terdoppio, e quella orientale tra il torrente Terdoppio ed il fiume Ticino. In epoca romana queste tre zone erano denominate rispettivamente "Cottuda", "Alliana" e "Siccomaro". 


La Lomellina è un mosaico di 60 comuni. Vigevano è il centro più importante , con la meravigliosa Piazza Ducale ed il vastissimo Castello visconteo. Ma anche molti altri centri minori, piccoli paesi e cittadine, spesso a torto considerati poveri e carenti di attrattive dal punto di vista    storico, artistico e culturale, sono, al contrario, più di quanto comunemente si creda, ricchi di testimonianze di ogni epoca, che nella varietà del paesaggio custodiscono e riflettono una loro propria identità. 

E' un territorio che  ha mantenuto una sorpredente unità, malgrado la sua posizione di marca di confine, di terra di passaggio tra potenze per secoli e secoli in lotta fra loro.  Questo carattere di terra-ponte, non più piemontese e non del tutto lombarda, è ancora visibile a chi percorra in lungo e in largo la Lomellina. 

In Lomellina si coglie molto bene il mutare delle stagioni: bianca di brina o di neve in inverno, con il "mare a scacchi", come viene definito lo straordinario specchio delle acque nelle risaie in primavera, calda e molto verde d'estate, e "dipinta" con mille tonalità di colori in autunno. La primavera e l'autunno sono i periodi migliori per visitare questo fazzoletto di terra, a volte spettacolare. 


 acquerello
47 x 36 cm

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